Raccontare cosa siano i taralli, ormai, è del tutto superfluo. Possiamo solo provare a descrivere cosa si provi a mangiare quegli anelli croccanti di pasta dorata: per un pugliese, mordere un tarallo è come tronare a casa, anche se si è lontani 2000 km. Il tarallo è compagnia, amicizia, condivisione, un sorriso di complicità ma, attenzione, creano dipendenza!
Ne sa qualcosa l’attrice di hollywoodiana Olivia Wilde che, dopo aver provato i taralli durante una vacanza in Puglia, non ha potuto fare a meno di gridarlo al mondo (tramite storia IG): “Cosa c’è in questi? – mostrando il tesoro pugliese – Non posso smettere di mangiarli!”.
Si tratta di un alimento semplice, composto da un impasto non lievitato a base di farina di grano duro, acqua o vino bianco, olio extravergine d'oliva e sale. L'impasto viene lavorato a mano o a macchina e poi modellato a forma di anello prima di essere infornato.
Esistono diverse varianti di taralli, che si differenziano per gli ingredienti utilizzati e per il metodo di preparazione. Oltre al gusto classico, esistono anche taralli aromatizzati al finocchio, alle olive, alla pizzaiola ma, non è raro trovare i sapori più disparati nei vari forni e negozi di generi alimentari.
Consigliatissimi come spuntino, antipasto, merenda e aperitivo. Insomma, è sempre il momento giusto per un tarallo.